Ciclovagando verso Sud Est…

Tour in autonomia  8 giorni/ 7 notti

Situata all’estremo sud-est d’Italia, la Puglia accarezza l’Oriente sin dai tempi dell’Impero Romano e delle Crociate, da sempre adornata da fioriture di mandorli, olivi secolari, variopinti fichi d’india e raggi di sole che trionfano in ogni stagione.

All’occhio del visitatore frettoloso può sembrare piatta ed uniforme, ed invece si caratterizza proprio nel paesaggio, nell’arte e nei costumi.

Questo tour in bicicletta, fuori dai circuiti tradizionali, vi farà scoprire la Puglia autentica fatta di piccoli e intriganti riti quotidiani, valorizzandone la diversità paesaggistica e portando alla ribalta le cosiddette “mete minori” ossia i luoghi lontani dal turismo di massa ma ricchi del fascino e dei sapori della Puglia ancora fiera di conservare e proporre tradizioni, folklore e natura. Non mancherà di stupire anche con quelle località diventate patrimonio dell’umanità, i suoi grandi e piccoli paesi, scrigni ricolmi di testimonianze culturali, storiche e archeologiche, che ne fanno una terra ricca di fascino.

La prima cosa che colpisce il cicloviaggiatore che attraversa questa regione è la natura, ma questo itinerario consente anche di scoprire città e paesi gioielli del Romanico, del Barocco, dell’alto Medioevo.

E’ un viaggio verso Sud-Est che partendo da Locorotondo, attraversa i paesaggi della Terra di Bari, della Murgia dei Trulli, della pianura della Terra dei Messapi e termina nel Salento.

ITINERARIO

Giorno 1 : Arrivo a Locorotondo

Al vostro arrivo la bianca Locorotondo vi accoglierà dall’alto del suo balcone, il più bello della Murgia dei Trulli. Dal suo belvedere si ammira un territorio che è a tratti emozionante: un mosaico di piccoli vigneti segnati da muretti a secco, macchie di bosco mediterraneo e argentei uliveti che circondano antiche masserie, migliaia di trulli sparsi nelle contrade. In più, il piccolo nucleo antico di Locorotondo, racchiuso nella sua perfezione circolare di pietre e calcine, un tempo segnato dalle mura, sembra sospeso tra sogno e realtà: il bianco della calce avvolge ogni cosa, fa da abbagliante sfondo alle architetture barocche in pietra locale, esalta le macchie di colore intenso dei balconi fioriti. I caratteristici tetti aguzzi fatti di grigie “chiancarelle” di pietra, le cummerse, fanno svettare in alto le facciate delle case, che all’interno presentano ambienti dalle tipiche volte a stella.

Pernotto a Locorotondo: Albergo diffuso “Sotto le cummerse” o similare

www.sottolecummerse.it

Da non perdere:

Il Bianco Locorotondo Doc: fresco, leggero, asciutto, dal bouquet delicato, ideale per gli antipasti, ottimo con crostacei e pesci.

La carne al fornello, cotta in forni a carbone al riverbero del fuoco vivo, le focacce paesane da forno, e naturalmente le orecchiette, la pasta fresca più conosciuta della cucina pugliese.

Giorno 2 : Locorotondo – Cisternino – Ceglie Messapica – Martina Franca– Locorotondo

Affascinante giro ad anello che vi farà scoprire la fiabesca Valle d’Itria, il cuore della Murgia dei trulli. I borghi che qui si affacciano, Cisternino, Ceglie Messapica, Martina Franca, si dispongono su un sistema di alture che si affacciano con terrazze e belvederi naturali sulla valle. Il paesaggio armonioso ricco di fascino e di magia è fatto di tratturi contornati dai tipici muretti a secco, dove sorgono le piccole e maestose architetture di pietra. Pedalando su è giù per le dolci colline il Trullo Soprano nella contrada Pascarosa non mancherà di stupire il lento viaggiatore, mentre una sosta ristoratrice presso una masseria tipica della zona vi farà gustare i prodotti del latte in un trionfo di mozzarelle, formaggi molli, latticini.

Da non perdere:

I manufatti artigianali di Cisternino in legno o in pietra. Il suo centro storico fatto di vicoli, cortili, archi e sottopassi

Il biscotto di Ceglie Messapica riconosciuto come Presidio di Slow Food ed eccellenza della città considerata capitale della gastronomia dove numerose sono le trattorie, le cantine e le osterie.

Martina Franca e la sua architettura barocca che esplode sulle facciate delle sue chiese e delle sue abitazioni. Il vino di produzione locale il Martina Franca doc e il capocollo, salame tipico della zona.

Lunghezza percorso 51 Km

Pernotto a Locorotondo: Albergo diffuso “Sotto le cummerse” o similare

www.sottolecummerse.it

Giorno 3 : Locorotondo – Grotte di Castellana – Putignano – Barsento – Alberobello – Locorotondo

Grotte, lame, trulli e masserie, chiese sparse fatte di chianche e coperte di chianche… questo e molto altro ancora si incontrerà nella pedalata di oggi che prevede la visita di Castellana, paese immerso nel verde intenso degli ulivi secolari e noto per i magici scenari delle sue grotte sotterranee. Si raggiungerà poi Putignano, cittadina dalle vivaci tradizioni culturali e ricca di bellezze monumentali e paesaggistiche: si pedalerà per il centro storico di questo paese famoso per il suo Carnevale e si seguiranno le tracce della Farinella (prodotto alimentare tipico e nome della maschera cittadina). I boschi di fragni e muretti a secco vi accompagneranno verso l’affascinante Abbazia di Barsento che sorge in posizione dominante su una collinetta affacciata sul “Canale di Pirro”, una depressione carsica caratterizzata da boschi, vigneti e pascoli. Per ultimo Alberobello, incantevole luogo dichiarato patrimonio culturale dell’umanità dall’UNESCO: esso è conosciuto in tutto il mondo per i trulli, le caratteristiche costruzioni che punteggiano le dolci e rigogliose colline della zona. E’ l’unica città di Puglia ad avere come centro storico un villaggio di trulli.

Da non perdere:

Castellana Grotte: le sue grotte considerate il complesso speleologico più importante d’Italia e d’Europa con la Grotta Bianca, la Caverna dell’Altare, la Caverna della Cupola ed il Passaggio del Presepio, dove è possibile ammirare una stalagmite dalle fattezze mariane denominata per l’appunto Madonnina delle Grotte.

Putignano: il Borgo Antico ricco di palazzi signorili e di antichi conventi e con una struttura urbanistica tipicamente medioevale caratterizzata da una piazza principale,Piazza Plebiscito, sulla quale si affacciano la Chiesa Madre, il Palazzo del Balì (sede nel medioevo dei Cavalieri di Malta) e il Sedile (sede del governo cittadino ed attualmente occupata dalla Pro Loco) con orologio e stemma della città sulla facciata.

Barsento: la splendida vista sul Canale di Pirro, una valle di origine carsica, e la Chiesa di Santa Maria di Barsento, con l’annessa masseria che anticamente era un convento. Caratteristico è il sistema utilizzato per la copertura dei tetti, dove sono state utilizzate le piccole chianche giustapposte e autoportanti che diventerà tipico dei trulli e delle costruzioni rurali di tipo “a secco”.

Alberobello: una passeggiata con lo sguardo all’insù nel centro storico ad osservare i tetti conici dei trulli spesso abbelliti con iscrizioni decorative di varia forma tracciate con latte di calce, raffiguranti simboli zodiacali o religiosi. La visita al Trullo Sovrano il trullo più alto del paese a due piani e che ospita un museo.

Lunghezza percorso 5o Km

Pernotto a Locorotondo: Albergo diffuso “Sotto le cummerse” o similare

www.sottolecummerse.it

Giorno 4 : Locorotondo – Ostuni – Carovigno – San Vito dei Normanni – Latiano – Mesagne

Oggi una dolce pedalata vi porterà giù giù verso la pianura salentina, nella terra dei Messapi. Dopo aver raggiunto Ostuni, la Città Bianca il cui fascino è legato alla caratteristica colorazione bianca con pittura a calce dei muri delle case del suo borgo antico, il paesaggio collinare della Murgia si trasforma dolcemente e gradualmente nella vasta pianura della terra dei Messapi sino a giungere nella terra di Brindisi che il grande imperatore Federico II di Svevia definì Filia Solis, la figlia del sole. Il paesaggio è caratterizzato da vasti oliveti secolari, vigneti, seminativi e orti.

I paesi spesso nascondono nel loro cuore centri storici barocchi o medievali di insospettabile bellezza e prestigio storico-architettonico. Da Carovigno passando da San Vito dei Normanni a Latiano, sorta nei pressi di un antico villaggio Messapico, si giungerà a Mesagne pedalando lungo la Via Appia. La cittadina è un antico centro messapico e rappresenta l’esempio più importante di barocco pugliese nella provincia di Brindisi, con il suo incantevole centro storico dalla singolare forma a cuore cinto da poderose mura e da un imponente castello Normanno-Svevo.

Da non perdere:

Ostuni: una visita nel centro storico con i suoi gioielli architettonici come la Concattedrale , con la caratteristica facciata con forme tardo gotiche e l’interno a croce latina, il Monastero delle Carmelitane con l’annessa Chiesa di San Vito Martire, in stile barocco, e la Guglia di Sant’Oronzo, eretta nel 1771 e considerata il simbolo del paese.

Latiano: una visita al Museo delle Arti e delle Tradizioni di Puglia. Piccolo museo in cui sono stati ricostruiti gli ambienti tipici della vita casalinga e dei lavori artigianali dei contadini del Salento.La “pasta reale” tipici dolcetti del paese di pasta di mandorle.

Mesagne: una passeggiata per le strette vie del centro storico che con la sua caratteristica forma a cuore vi farà vivere un viaggio indietro nel tempo, dai Messapi i primi abitanti della Puglia ai Romani, ai Longobardi, ai Normanni e Svevi fino ai potenti feudatari signori della terra e delle sue cittadine. L’imponente Castello diventato nei secoli un sapiente mix di fortezza militare e raffinata dimora rinascimentale.

Lunghezza percorso 60 Km

Pernotto a Mesagne: B&B “Il Giardino delle Sete” o similare

Giorno 5 : Mesagne – Casalabate – Lecce

La pedalata di oggi vi porterà tra i luoghi di un antico percorso di pellegrini che in parte ripercorre la Via Francigena e che coniugherà il piacere di scoprire i tesori dell’arte con la gioia di gustare del buon vino. Da Mesagne a Lecce passando da Cellino San Marco, San Pietro Vernotico nelle terre del Primitivo, Negramaro e Malvasia verso Casalabate, Santa Maria di Cerrate e Santa Maria d’Aurio. Lungo il percorso sarete accompagnati dalla presenza silenziosa e maestosa di ulivi secolari che sapranno proteggere la vostra andatura e offrire riparo in caso di sosta. Non meno affascinanti saranno le masserie lungo la via, alcune fortificate con alte torri e caditoie, altre più campagnole, senza dimenticare le prestigiose cantine locali, dove soffermarsi per i famosi vini locali.

Ma le due più grandi ricompense saranno le due chiese che incontrerete: l’Abbazia di Cerrate, un notevole luogo di culto romanico nel cui frantoio è stato allestito un Museo delle Arti e Tradizioni popolari del Salento, e l’elegante chiesetta romanica di Santa Maria d’Aurio. Da qui facilmente si giungerà nella città di Lecce, un piccolo gioiello di architettura e storia che non finirà di stupirvi.

Da non perdere:

Lecce : una piacevole passeggiata nel centro storico di Lecce ad osservare le sue chiese e il suo Duomo, trionfo dell’arte Barocca. I suoi palazzi raffinati e gentilizi, le strade dello shopping.

La gastronomia leccese: il pasticciotto, dolce di pasta frolla ripieno di crema e amarene; il rustico, prodotto da forno salato con mozzarella e pomodoro, il pizzo, panino impastato con olive, cipolle e pomodori.

Lunghezza percorso 55 Km

Pernotto a Lecce: B&B Nuvole Barocche

www.nuvolebarocche.com

Giorno 6 : Lecce – Galatina – Lecce

Kalòs ìrtate stin Grecìa Salentina, Benvenuti nella Grecìa Salentina.

Un bellissimo itinerario ciclistico che vi porterà nell’unica area salentina a forte dominazione greca-bizantina dove si parla un dialetto neo-greco noto come gricanico o griko. Un intrigante miscuglio di lingua, storia, cultura, tradizioni e musica popolare, insediamenti rupestri, dolmen, menhir, cripte, frantoi ipogei, case a corte, chiese Ognuno di questi paesi racconta una storia diversa con caratteristiche comuni: luoghi e vite spesso incontaminate, portatrici di valori autentici, l’ospitalità in primis ,che dalla Grecia ha pervaso tutto il Salento e che -come i menhir – superano il tempo e lo spazio. E su tutto domineranno la musica della taranta e la danza della pizzica, un ballo sensuale, di corteggiamento, fatto di movimenti lenti, sguardi ravvicinati, affascinanti rotazioni dove la donna esprime la propria femminilità.

ωραία βόλτα! (buona pedalata!)

Da non perdere:

San Donato: i diversi menhir nella zona. Il Menhir, parola di derivazione bretone, indica una grossa pietra di lunghezza eccezionale infissa direttamente nel terreno ed orientata in un modo ben preciso. La loro interpretazione rimane ancora un mistero.

Soleto: uno dei comuni più belli della Grecìa Salentina con due eccezionali monumenti, la guglia di Raimondello Orsini e la chiesetta greco-bizantina di Santo Stefano

Galatina: la Chiesa di Santa Caterina che rappresenta il culmine dell’arte romanica in Puglia ed è stata dichiarata monumento nazionale . Ciò che la rende unica è la ricchezza degli affreschi. All’interno è raffigurato infatti tutto il ciclo della Genesi, dell’Apocalisse, della vita di Cristo e dei dottori della Chiesa.

La Chiesa di San Paolo, una piccola costruzione barocca e conosciuta anche come Cappella delle Tarantate perché meta dei tarantati che effettuavano un esorcismo musicale in casa e successivamente, tra i ritmi incalzanti della tarantella, si recavano presso la cappella per invocare il Santo o ringraziarlo per la grazia ricevuta. Solo dopo aver bevuto l’acqua miracolosa che sgorgava da un pozzo interno alla cappella, la grazia si poteva considerare ottenuta e ogni anno, il 28 giugno, tornavano per “rinnovare” la grazia. Da qui l’annuale ricorrenza delle tarantate, viva ancora oggi nel giorno dedicato a San Pietro e Paolo.

Galugnano: la chiesetta della Madonna della Neve, il cui interno conserva un ciclo pittorico di assoluto interesse storico ed artistico.

Lunghezza percorso 55 Km

Pernotto a Lecce: B&B Nuvole Barocche

www.nuvolebarocche.com


Giorno 7 : Lecce – Acaya – Le Cesine – Lecce

La pedalata di oggi è un’escursione tra storia e natura. Partendo da Lecce, su vie secondarie e tranquille si giunge ad Acaya, l’unico esempio di città fortificata, ancora intatta di tutto il Sud Italia. Al borgo si accede attraverso la porta che si apre lungo le mura del castello a forma di trapezio. La città è tipica per il suo sistema viario che risale al 1500, le sei strade principali, tra di loro parallele, vanno in direzione sud – nord, hanno tutte la stessa larghezza di 4 metri, uguale distanza di 17 metri e quasi tutte la medesima lunghezza.

Dopo aver visitato Acaya il tour prosegue verso quello che è il residuo delle antiche paludi litoranee adriatiche. Il Parco delle Cesine costituisce senza dubbio la più importante zona umida del Salento, che conserva la bellezza originaria rispetto al circostante territorio. Qui i due stagni contenuti al suo interno, alimentati dall’acqua piovana, sono separati dal mare da un cordone di dune sabbiose.

Da non perdere:

Acaya: una passeggiata per il suo borgo dove dominano il silenzio e la tranquillità

Riserva Naturale delle Cesine: perdersi tra la macchia mediterranea con la speranza e la fortuna di ammirare l’airone bianco e l’airone rosso

Lunghezza percorso 35 Km

Pernotto a Lecce: B&B Nuvole Barocche

www.nuvolebarocche.com

Giorno 8 : Partenza


DETTAGLI TOUR IN AUTONOMIA:

Distanza totale pedalata circa 305 km

Difficoltà: Medio-facile

Prezzo: a partire da € 750,00 a persona

Lunghezza: 8 gg / 7 nts

Sistemazione: B&B menzionati o similari

Periodo: da Aprile a Giugno – da Settembre a Ottobre 2015

Giorno: qualunque giorno della settimana, vi daremo conferma entro le 48 h


Incluso:

- 7 pernottamenti con colazione

- noleggio bicicletta ibrida da trekking Cross Trail completamente equipaggiata

- GPS, o mappe dettagliate e route notes

- trasporto bagagli nei giorni 4 e 5

- numero di emergenza 24h

Non incluso:

- trasferimenti da e per aeroporto

- assicurazione di viaggio (obbligatoria)